FACEBOOK E LO SCANDALO CAMBRIDGE ANALITYCA

 

L’ applicativo realizzato da Kogan raccoglieva i dati sulle reti dei social network degli utenti, in quel periodo la pratica era consentita e nessuno contestò questa pratica. I problemi nacquero dopo, quando Kogan condivise tutte queste informazioni con Cambridge Analytica, violando i termini d’uso di Facebook. Il social network vietava infatti ai proprietari di app di condividere con società terze i dati che raccolgono sugli utenti. Per i trasgressori sono previste sanzioni come la sospensione degli account, provvedimento che può determinare la fine del tuo intero modello di business, se questo si basa sui dati e le possibilità di accesso all’applicazione che hai costruito tramite il social network. A quanto sembra, nel caso di Cambridge Analytica la sospensione arrivò molto tardivamente. Christopher Wylie, ex dipendente di Cambridge Analytica, autore della soffiata scandalo dei 50 milioni di profili Facebook trafugati principale fonte del Guardian per questa storia, sostiene che Facebook fosse al corrente del problema da circa due anni. Cambridge Analytica temendo una sospensione si autodenunciò a Facebook, dicendo di avere scoperto di essere in possesso di dati ottenuti in violazione dei termini d’uso e di averne disposto subito la distruzione. Se così fosse, però, non è chiaro perché Facebook abbia deciso di sospendere Cambridge Analytica solo dopo essere venuto a conoscenza dell’imminente pubblicazione degli articoli sul caso da parte del Guardian e del New York Times. 

La FTC (Federal Trade Commission), commissione federale degli Stati Uniti che vigila sulle telecomunicazioni ha multato Facebook per 5 miliardi di dollari per “grave violazione della privacy” dei suoi utenti. Facebook sta affrontando indagini su più fronti dopo le rivelazioni secondo cui i dati dei 50 milioni dei suoi utenti sono stati raccolti in modo improprio da Cambridge Analytica e utilizzati dalla campagna di Donald Trump nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2017. Cambridge Analytica ha dichiarato di aver eliminato i dati quando si è reso conto che erano stati raccolti in violazione dei termini di servizio di Facebook.


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