UTAH DATA CENTER: “L’ IMMENSO FRATELLO”.

 

Il centro di spionaggio digitale più grande al mondo che la National Security Agency (NSA) sta ultimando a Camp Williams e che James Bamford (giornalista investigativo, ed  esperto d’intelligence), definisce come “Utah Data Center” (noto anche come Intelligence Community Comprehensive National Cybersecurity Initiative Data Center ), è una costruzione di oltre 140.000 Mq di “Server, equipaggiata di una centrale elettrica dalla capacità di 65MW con al suo interno esperti di intelligence e guardie armate, che faranno parte della nuova struttura”. Un progetto del valore di due miliardi di dollari, “pezzo finale di un complesso puzzle assemblato nel corso dell’ultimo decennio”. Il suo scopo è quello di intercettare, decifrare, analizzare e memorizzare vaste aree della comunicazione del mondo intero. Un super computer di classe Exaflop (il più veloce mai esistito), che è in grado di penetrare i sistemi di cifratura più complessi e di contenere e decifrare yottabyte di dati, permettendo così alla NSA di intercettare ogni dispositivo collegato a internet, compresi gli elettrodomestici di ultimissima generazione che possono essere controllati in remoto attraverso network di sensori o radio frequenze. Attraverso i server dello Utah Data Center fluiscono tutte le forme di comunicazione, il contenuto completo delle nostre e-mail, conversazioni dei telefoni cellulari, le ricerche che effettuiamo ogni giorno su Google, così come transazioni di denaro, prelievi al bancomat, informazioni relative ai viaggi e agli acquisti di ogni genere. 



Segreti militari e diplomatici, documenti riservati, affari privati: tutto decriptato. Il vero interesse della NSA è il cosiddetto web profondo: “rubare i segreti classificati di un potenziale avversario”, in poche parole, “quelle comunicazioni invisibili a chiunque altro che permetteranno di scovare terroristi, commercianti d’armi, agenti nemici, criminali che sanno bene come bypassare gli apparati protetti”. Stando al rapporto di Bamford (giornalista di Wired), nessuno può più sfuggire al nuovo sistema di controllo globale. Saremo braccati, sorvegliati in ogni istante della nostra vita, non da un “Grande”, ma da un “Immenso Fratello”. Il nome di questa operazione come riporta anche Edward Snowden nel suo libro denuncia è “Stellarwind”, ampiamente descritto anche da un ex funzionario della NSA, William Binney che abbandonò la NSA nel 2001 anno in cui quest’ultima lanciò il suo nuovo programma di intercettazioni “senza mandato”. Ed ecco il punto cruciale: “Nello Utah Data Center sono accorpate le migliaia di miliardi di comunicazioni di cui la NSA è venuta in possesso da quella data ad oggi: ogni parola, azione, foto, pensiero appartenente ad ognuno di noi è tracciata su un grafico che, di giorno in giorno, offre un quadro sempre più dettagliato della nostra vita.

I piani per il centro mostrano un vasto sistema di sicurezza il cui costo è stimato (ad oggi), di oltre 10 milioni di dollari, e sono spesi per le difese anti-terrorismo, tra telecamere a circuito chiuso, un sistema di identificazione biometrica, impianti di controllo e una recinzione in grado di reggere l’urto di un veicolo di 15mila kg.

“Wired” scrive che l’archivio spionistico ha il compito di raccogliere le informazioni derivate dalla diretta connessione con gli apparati di switch delle società di telecomunicazioni insieme alle stazioni satellitari della compagnia telefonica AT&T che assicurano le comunicazioni tra Europa, il Pacifico , USA, il Medio Oriente e l’Asia.


TURBOLENCE è un’altro software dell'Agenzia per la sicurezza nazionale per acquisire, analizzare e controllare ogni bit di dati Internet in tutto il mondo. L'NSA ora ha accesso completo e senza restrizioni a ogni bit di dati trasferiti su scala mondiale. Anche se è  impossibile sfuggire ai programmi di sorveglianza di Internet dell’ NSA, è imperativo che ogni utente di Internet comprenda che i suoi dati non sono sicuri, non privati ​​e non crittografati, che non sono mai stati e non lo saranno mai. Internet è iniziato come una rete militare, e lo è ancora. Tutto ciò che possiamo sperare è che un giorno le preoccupazioni per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti non sostituiscano più i principi fondamentali dei diritti individuali di ogni persona.







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