“1984” George Orwell
Nel 1948 George Orwell scrisse uno dei suoi più famosi libri, uscito in Italia nel 1950, dal titolo “1984” (il grande fratello), un romanzo classificato dal quotidiano francese “le Monde” come uno dei cento migliori libri del XX˚ secolo. Siamo nel 1984, la terra è divisa in tre grandi potenze totalitarie impegnate in una perenne guerra tra loro, il cui scopo principale è mantenere il controllo totale sulla società. La società è amministrata quindi secondo i principi del Socing (ovvero la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza), governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto di persona ma che tiene però costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini. I suoi occhi sono i teleschermi, televisori forniti di telecamera, installati per legge in ogni abitazione, questi non possono mai essere spenti, al massimo possono attenuare il volume dell'audio. Questi televisori dotati di telecamere sono presenti ovunque, oltre a diffondere propaganda 24 ore su 24, spiano la vita di qualunque membro del Socing, annullando di fatto ogni possibile forma di privacy: in questo modo, il governo può osservare facilmente qualsiasi forma di comportamento, anche inconsapevole, che riveli che un individuo abbia pensieri. Tale meccanismo di osservazione è portato avanti continuamente e su ogni singolo membro. Al di sotto del partito unico vi sono i Prolet (proletari), che non hanno alcun potere né privilegio, svolgono i lavori pesanti in cambio del minimo di sussistenza, ma hanno il vantaggio di non essere controllati se non in modo indiretto, tramite la tecnica del Panem et circenses. L'unica forma di pensiero ammissibile è il Bipensiero "Doublethink". Come recitano alcuni slogan del partito, “la menzogna diventa verità e passa alla storia”, “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”. Naturalmente è presente anche una psicopolizia che ha il compito tramite operazioni di spionaggio e controspionaggio di disfarsi delle persone che trasgrediscono alle regole del Partito.
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